

Dott. Flavio Pizzamiglio
Psicologo e Psicoterapeuta in formazione
Ciò che offro è uno spazio "altrove", in cui ognuno ha la possibilità di ricominciare ad ascoltarsi, portando sé stesso in un clima di sicurezza e accoglienza, per ri-trovare fiducia anche nella propria realtà quotidiana, al di fuori di questo spazio momentaneo. Il termine sicurezza si traduce nell'avere il coraggio di affrontare la vita, nelle difficoltà che ognuo incontra tutti i giorni, piccole o grandi. Ogni persona le affronta mettendo in gioco le proprie qualità e i propri talenti, ma soprattutto è importante riscoprire e ristabilire la fiducia in sé stessi e negli altri. Ciò che offro quando accompagno un paziente è la possibilità di esplorare sé stessi con una nuova prospettiva, e trovare, al di là della propria sofferenza, ciò che si è autenticamente: i propri desideri, i sogni, le qualità , i pregi e i difetti, ciò che viene dato per scontato, ma che spesso non lo è.​ Attualmente opero all'interno dello studio privato dove mi occupo di prendermi cura dei miei pazienti; sono docente di corsi di formazione all'interno di un ente di formazione per i servizi del lavoro; collaboro come psicologo in una cooperativa sul territorio dove seguo dei gruppi e supervisiono un'equipe di operatori; inoltre seguo altri progetti laterali a queste mie occupazioni principali.

Giano
Giano, è il dio delle porte, dei passaggi e degli inizi. Solitamente viene rappresentato con due volti, uno che guarda al passato e l'altro al futuro. ​Per Adler, è fondamentale conoscere la storia di una persona, fin dalla più tenera età , il suo passato; ma al tempo stesso è necessario capire quale sia la sua meta finale, il suo scopo, dov'è diretta, quindi il futuro in cui si proietta. La visione di questo progetto guarda al passato, avendo come radici formative il pensiero di Adler; al tempo stesso guarda al futuro proponendo servizi che includano le nuove tecnologie, cercando di implementarne di nuove. In ultima istanza, il progetto crede che un percorso psicologico sia necessario e sia di per sé un passare attraverso, un luogo e un tempo di passaggio, nella storia di una persona, che permetta di varcare la soglia tra passato e futuro, da dove siamo stati a dove vorremmo essere.

Insight
L'insight è un concetto dalla duplice valenza, che in italiano potremmo tradurre come "intuizione". Il primo significato è quello legato alla cosidetta "aha! experience", cioè quando d'improvviso giungiamo alla soluzione di un problema o a comprendere qualcosa, il cosidetto lampo di genio. Questo non accade magicamente, ma attraverso una serie di processi inconsci che elaborano le informazioni fuori dal nostro controllo e in maniera più sotterranea. Il secondo significato è legato all'etimologia [in-sight] e [in-tuizione], cioè alla capacità di guardarsi-dentro con attenzione e consapevolezza. Entrambi hanno una valenza imprescindibile in un percorso psicologico, in cui si alternano improvvise consapevolezze e intuzioni apparentemente casuali con periodi di ricerche ed esplorazioni di significato.
Il progetto:

Orientamento
L'orientamento a cui mi rifaccio è quello della Psicologia individuale comparata di Alfred Adler. Insieme a Freud e Jung, Alfred Adler ha contribuito alla nascita della psicanalisi, inizialmente nel circolo di Vienna, nel 1911 decide di separarsi e formalizzare il suo approccio alla disciplina. In maniera rivoluzionaria, introduce alcuni concetti che verranno ripresi e saccheggiati nei successivi decenni, come l'importanza della relazione, preferendo la seduta vis a vis rispetto al più asettico lettino fin dall'inizio. Per questo preferisce non applicare protocolli rigidi, ma credere in una terapia su misura del paziente. Così come prestare una particolare attenzione al contesto in cui è inserito l'individuo, arrivando al sentimento sociale, come esperienza di collaborazione e compartecipazione emotiva con l'altro. Altri termini che rende di uso comune sono lo stile di vita, inteso nella sua concezione sovrapponibile alla personalità di un individuo, al suo modo unico di vivere, percepire e muoversi nel mondo. Rispetto al determinismo freudiano, porta l'idea di futuro teorizzando il finalismo causale. E ancora parla di complesso di inferiorità e di superiorità , e sottolinea l'importanza nella terapia dell'incoraggiamento e della speranza. Per Adler è la relazione che cura, è necessario che il terapeuta e il paziente si sintonizzino per creare una coppia terapeutica e intraprendere insieme questo percorso.
